Stili di soggiorno dimenticati che i designer vogliono indietro

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Le tendenze del design degli interni cambiano, ma alcuni look svaniscono quasi del tutto. Diversi designer hanno recentemente condiviso quali stili di soggiorno mancano e quali, secondo loro, meritano un ritorno. Dai loft industriali ai salotti formali, queste estetiche dimenticate offrono un fascino unico che spesso manca al minimalismo moderno. La rinascita di questi stili non è solo una questione di nostalgia; si tratta di riempire i vuoti nel panorama del design odierno.

Il caso dei soggiorni industriali

La presa del minimalismo sugli interni recenti ha spinto in disparte gli stili più freddi e utilitaristici come quello industriale. La designer Vanessa Larsson osserva che gli spazi industriali sono “indulgenti” e consentono la personalità attraverso gli artefatti, ma la loro popolarità è diminuita con il cambiamento dell’estetica. Sebbene siano ancora comuni negli spazi commerciali, ora si vedono raramente nelle case.

Per ravvivare il look, Larsson suggerisce di incorporare toni e texture più caldi. “Mescolare toni caldi, magari colorando tutte le pareti, o magari anche una cucina colorata, per essere all’altezza dei classici toni del grigio e del marrone.” Questo cambiamento ammorbidirebbe la durezza spesso associata al design industriale.

L’anima perduta degli spazi di transizione

Lauren Lerner, fondatrice di Living with Lolo, piange la perdita dello stile di transizione – prevalente a metà degli anni 2000 – caratterizzato da legni più scuri, colori intensi e tessuti a strati. Descrive queste stanze come dotate di “anima”, intenzionalmente progettate e vissute piuttosto che progettate per le apparenze.

Lerner vede segnali di ritorno poiché i clienti rifiutano gli spazi sterili completamente bianchi. La prossima ondata di design, secondo lei, fonderà quell’intimità nostalgica con linee pulite e moderne.

Il fascino decadente dell’Art Déco

L’assenza dell’Art Déco ha senso data l’attuale mania minimalista, ma la sua ricchezza è innegabile. Larsson lo definisce “decadente e affascinante”, evocando il mondo de Il grande Gatsby. Tuttavia, ne riconosce anche la difficoltà. L’Art Déco mal eseguito può sembrare rapidamente di cattivo gusto, richiedendo un attento equilibrio di materiali e finiture.

Piuttosto che un completo risveglio, Larsson prevede una fusione con il moderno della metà del secolo, creando un ibrido “Deco di metà secolo”.

Il ritorno degli spazi definiti: i soggiorni formali

I layout open-concept hanno dominato l’ultimo decennio, ma i soggiorni formali stanno tornando alla ribalta. La designer Natalie Dixon sostiene gli spazi definiti, in particolare per l’hosting.

“Quando ospiti, è davvero bello avere un’area separata dove sedersi e godersi gli ospiti senza essere esposti a tutti gli odori, i rumori e il disordine della cucina.” Uno spazio dedicato alla socializzazione offre un’atmosfera più accogliente.

Salotti affondati: la nostalgia accogliente

I salotti affondati, popolari negli anni ’70, non sono riemersi nonostante il più ampio ritorno del design del decennio. Jamie Gasparovic ama il loro “accogliente fattore nostalgico”, perfetto per gli stili di vita moderni incentrati sullo streaming e sulla socializzazione.

“Si sentono separati e parte della casa allo stesso tempo.” Con gli anni ’70 che influenzano le tendenze attuali, Gasparovic ritiene che i salotti infossati potrebbero essere il prossimo.

Ordine di simmetria: soggiorni tradizionali

I salotti tradizionali hanno perfezionato la simmetria, una caratteristica che Dixon manca in molte moderne composizioni asimmetriche. “La simmetria ha fornito una struttura intrinseca e un senso di ordine che spesso oggi si perde.” Mentre prevalgono i design ultramoderni, l’equilibrio offerto dalla simmetria tradizionale può trovare un rinnovato apprezzamento.

In definitiva, questi stili dimenticati non mirano a replicare il passato ma a estrarre ciò che ha funzionato – calore, personalità e design intenzionale – per arricchire gli interni moderni. La loro potenziale rinascita non riguarda solo l’estetica; si tratta di colmare le lacune lasciate dalle tendenze minimaliste e creare spazi che sembrino veramente vissuti.